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La libreria del tempo andato

Collana
SuperTEA
Numero di pagine
368
Formato
Brossura fresata
Traduttore
Alessandro Storti
Su licenza di
Nord
Ean
9788850258765
Una caccia al tesoro tra i libri con in palio un premio speciale: la felicità

Miranda è cresciuta in mezzo ai libri. Letteralmente. Da bambina, infatti, passava ore e ore a vagare tra gli scaffali di una libreria, giocando alle cacce al tesoro letterarie che il proprietario, suo zio Billy, organizzava per lei. Grazie a lui, Miranda ha imparato ad amare quei mondi d’inchiostro racchiusi tra le pagine, il profumo inconfondibile della carta, il mosaico variopinto delle copertine. Un giorno, però, quando lei aveva dodici anni, la madre aveva all’improvviso tagliato i ponti col fratello e l'aveva portata via, lontano da lui e dalle sue avventure. Ma ecco che, sedici anni dopo, lo zio Billy muore, lasciando in eredità a Miranda la libreria. E non solo. Miranda riceve per posta una copia della Tempesta, con un’unica frase sottolineata: Siedi: ora devi sapere di più. Il messaggio è chiarissimo. È l'inizio di una nuova caccia al tesoro. L'una dopo l’altra, Miranda raccoglie le molliche di pane disseminate dallo zio, incamminandosi lungo un sentiero costellato di citazioni letterarie e segreti taciuti troppo a lungo. E, cercando tra le pagine dei romanzi che hanno segnato la sua giovinezza, Miranda non solo scoprirà la verità sullo zio e sulla loro separazione, ma si renderà conto che quella libreria è la sua casa e il suo destino…
 
Delicato e toccante, La libreria del tempo andato è un inno alla forza dei legami famigliari e al potere che hanno i libri di connetterci con le persone che amiamo. Perché spesso regalare un libro è un modo per confessare sentimenti che non riusciamo a esprimere a parole.

Un omaggio colto, ammaliante e appassionato al magico mondo dei libri.

DAL LIBRO

Presi dalla borsa la copia della Tempesta. «Siedi: ora devi sapere di più. È l’unico passaggio sottolineato.» Jay sfogliò il libro. «Perché tuo zio te l’avrebbe mandato prima di morire?» «Quando avevo dodici anni, lui e mia madre hanno avuto una lite furiosa. Credo che si stia servendo di Prospero per spiegarmi come sono andate le cose.» «Miranda, non è che stai solo tentando di dare un senso alla sua scomparsa?» «Conosco mio zio», insistetti. Ma era vero? Erano passati sedici anni dall’ultima volta che lo avevo visto. Però La tempesta... Non ero più una bambina, eppure provavo lo stesso brivido di quando Billy organizzava le sue cacce al tesoro letterarie. Ne era sicura: questa sarebbe stata la mia ultima occasione per scoprire la verità.

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