A ogni pagina Frey si dimostra inesorabile e coinvolgente... Il romanzo è davvero un piccolo capolavoro sia per scrittura sia per una trama che (per una volta la formula non è abusata) tiene incollati fino all'ultima pagina.
Gian Paolo Serino, il giornale
Uno strepitoso romanzo corale... un affresco arroventato dell'America di oggi, uno spaccato ribollente che Frey dipinge con lo stile asciutto e la padronanza del ritmo che sono il primo dono dei narratori di razza.
Teo Lorini, blow up
Non solo Buongiorno Los Angeles è un inedito squarcio sulla storia (oscura) di Los Angeles, è anche una radiografia impietosa e a volte commossa di tutti i sogni perduti che vanno ad ammucchiarsi su quelle spiagge. Cent'anni di solitudine incontra LA confidential, incontra la filmografia di Robert Altman.
Alan D. Altieri
Una tempesta di parole, un rapido susseguirsi di minuziosi e ripetitivi gesti quotidiani e improvvise esplosioni emotive. Un incantevole linguaggio parlato che fa a pezzi le strettoie della norma grammaticale.
Marco Philopat, xl repubblica
James Frey intaglia una Los Angeles da pelle d'oca, perimetrata da una scrittura quasi maniacale. Frey è un affascinante cantastorie contemporaneo.
Antonello Guerrero, il riformista
James Frey ci porta in una Los Angeles dove le storie personali si intrecciano con quelle più curiose della città. Tra le macerie morali del 'sogno americano' sorge una nuova alba sulla città degli Angeli.
Gian Paolo Serino, il venerdì di repubblica
Un grande romanzo di un grande, contemporaneo, narratore americano. Potente, appassionante, ambizioso. Crudo, tenero. Frammentato ma omogeneo, discontinuo ma unitario. Dichiaratamente inattendibile. Eppure realistico. Volutamente provocatorio. Eppure simpatetico. Buongiorno Los Angeles è un romanzo ambivalente, dai due - o mille - volti... Frey non teme confronti e non ha paura di lanciarsi in un'opera ricca ed emozionante, vasta e imponente. E fa bene, perché il bersaglio è centrato e almeno un po' di quello che fu El Pueblo de Nuestra Senora la Reina de Los Angeles, alla fine, è entrato in tutti noi.
Giacomo Sebastiano Pistolato, nonsolocinema
Una notevole riuscita, nella ricca tradizione stelle e strisce del romanzo-patchwork.
Tiziano Giannotti, d la repubblica
[Dopo In un milione di piccoli pezzi, Frey ha scritto] un altro libro, bello e ambizioso... nel solco della tradizione del 'grande romanzo americano'. Seppur spezzata, convulsa, ansante, fitta di osservazioni sullo status sociale di questo o quel quartiere, la narrazione ha un brio che avvince.
Bruno Arpaia, qui touring
In questo suo taglio volutamente bastardo tra romanzo e saggio, atlante sociopolitico e manuale di storia, dizionario enciclopedico e fascinoso libro d'arte Buongiorno Los Angeles dà a volte l'impressione di ispirarsi a Moby Dick. La sua Los Angeles ha davvero qualcosa della balena bianca.
Ruggero Bianchi, ttl - la stampa
Alla città dove tutto è 'di più', capitale del sogno americano che si trasforma in un incubo, è dedicato il romanzo intenso di James Frey che racconta, attraverso la più toccante e moderna delle epopee, quella nostra civiltà egoista e sfrenata che corre a rotta di collo verso la propria distruzione, ma forse si salverà perché qualcuno è ancora capace di amare.
Daniela Pizzigalli, il secolo XIX
Dopo due ottimi libri autobiografici sul cammino della riabilitazione, [Frey] ha fatto di nuovo centro con Buongiorno Los Angeles, un affresco epocale su quella che, insieme a New York, è la città più anomala degli Stati Uniti.
Rock Reynolds, l'unità
[Frey] torna ora con un libro molto ambizioso, bello e strano.
Irene Bignardi, la Repubblica