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L'ultima a morire

Collana
Gialli TEA
Numero di pagine
552
Formato
Brossura fresata
Traduttore
Thais Siciliano
Su licenza di
Ponte alle Grazie
Ean
9788850266531

Esiste il crimine perfetto? Se lo chiede anche l’ispettrice Sara Robles, mentre indaga sugli omicidi seguiti al clamoroso furto di un’opera d’arte dal Museo Nazionale di Scultura di Valladolid. Sulle tracce di una banda improvvisata di rapinatori – uno spietato sicario della mafia russa, un vendicativo clan gitano, e soprattutto un brillante falsario esperto di arti marziali dietro cui si profila una misteriosa eminenza grigia – la donna deve però districarsi anche dalle complicazioni sentimentali provocate da una incoercibile dipendenza sessuale e dal fantasma di un ex che non tarda a riapparire…
Da un colpo di scena all’altro, César Pérez Gellida si dimostra in questo thriller un maestro della suspense, confermando di meritare appieno lo stato di autore di culto che si è guadagnato nella scena del nuovo giallo spagnolo. Violenza e realismo, meticolosa costruzione dell’intreccio e magistrale abilità narrativa, personaggi memorabili a cui è impossibile non affezionarsi, a partire dalla rude, sfortunata e umanissima protagonista: tutto questo condito da un’ironia che non risparmia né i personaggi né la cultura pop in cui sono immersi, né l’autore stesso, quello scrittore calvo col pizzetto, un po’ ossessivo, là, in un angolo del bar…

L’ultima a morire, che introduce Gellida in Italia, inchioda il lettore come solo i grandi gialli sanno fare. Chissà che non porti anche da noi il «gellidismo», contagiosa passione di centinaia di migliaia di spagnoli.

Senza alcun dubbio il miglior giallista spagnolo.

Ci sono due modi per creare suspense: renderla perfetta o distinguersi da tutti gli altri. Gellida fa la prima cosa, senza smettere mai di fare anche la seconda.

Personaggi memorabili, thriller ad alta tensione, impossibile smettere di leggere... lo Stieg Larsson spagnolo.

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