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Chicago

Collana
TEA Trenta
Numero di pagine
320
Formato
Brossura fresata
Traduttore
Andrea Branchi
Su licenza di
Ponte alle Grazie
Ean
9788850258222

Chicago a cavallo fra gli anni Venti e Trenta: una città divisa tra il North Side controllato dagli irlandesi e il South Side di Al Capone; sullo sfondo, i vizi e le perversioni dell’alta società, la corruzione dei politici. Mike Hodge, veterano della Prima guerra mondiale e giornalista di cronaca al Tribune, e i suoi colleghi fanno un quotidiano sfoggio di cinismo e si mantengono fedeli al voto fatto alla Verità, per quanto essa sia quasi sempre impubblicabile; e si danno, come tutti, a colossali bevute di alcol di contrabbando. Ma quando Mike si troverà coinvolto nell’assassinio della donna che ama, la sua vita e il fragile equilibrio su cui si reggeva verranno travolti...
Chicago è un romanzo da divorare, un giallo, un noir, ma anche molto di più: una giostra di passioni che possono sconvolgere la vita di un uomo, amore e desolazione, colpa e vendetta, perdizione e riscatto. Mamet si conferma un autentico Maestro della parola: è impossibile non farsi trascinare, impossibile resistere al vortice frenetico di Chicago.

Per ambizione e portata, Chicago fa pensare ai grandi romanzieri uomini dell’ultimo scorcio di secolo – Updike, Mailer, Bellow, Roth – e ai loro tentativi di scrivere romanzi di genere. Ma, diversamente da loro, Mamet ci riesce con disinvoltura... Il mondo di Chicago è brutale e meravigliosamente descritto... Un Cormac McCarthy traslocato dal Sudovest al Midwest.

Fra gli autori a lui coevi, Mamet è il più vicino a Ernest Hemingway,

Il migliore scrittore americano della sua generazione. .

Nessuno ha il suo orecchio per i dialoghi dai tempi di J.D. Salinger.

Meraviglioso... tragedia e crimine. Qualunque cosa scriva Mamet, è forte e diretta, schietta e provocatoria, originale e coraggiosa.

Il migliore scrittore americano della sua generazione.

Per ambizione e portata, Chicago fa pensare ai grandi romanzieri uomini dell’ultimo scorcio di secolo – Updike, Mailer, Bellow, Roth – e ai loro tentativi di scrivere romanzi di genere. Ma, diversamente da loro, Mamet ci riesce con disinvoltura... Il mondo di Chicago è brutale e meravigliosamente descritto... Un Cormac McCarthy traslocato dal Sudovest al Midwest.

Meraviglioso... tragedia e crimine. Qualunque cosa scriva Mamet, è forte e diretta, schietta e provocatoria, originale e coraggiosa,

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