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Il club degli incorreggibili ottimisti

Numero di pagine
708
Formato
Brossura
Traduttore
Francesco Bruno
Su licenza di
Salani
Ean
9788850266586

Un gruppo di eroi senza patria traditi dal destino, un adolescente alla ricerca di se stesso, un grande romanzo sul senso della storia e della memoria.

Parigi, 1959. Sono anni vertiginosi: la Seconda guerra mondiale è finita da troppo poco tempo per essere Storia, la guerra d’Algeria segna le vite dei francesi d’oltremare. Michel Marini, undici anni, figlio di immigrati italiani, esce dall’infanzia e si affaccia a un’adolescenza inquieta e piena di emozioni. Vagabonda per il quartiere, si ritrova con gli amici a giocare a calcio balilla; un giorno entra in un bistrò, il Balto. È attratto da una stanza sul retro dove si ritrova un gruppo di uomini, ch eparlano un francese a volte approssimativo e portano dentro di sé storie e passion isconosciute. Sono profughi dei Paesi dell’Est, uomini traditi dalla Storia, ma visionari che ancora credono nel comunismo. Incorreggibili ottimisti. Frequentare il Balto vuol dire scoprire il mondo. Michel cresce con Igor, Leonid, Imré, Pavel, Tibor, Saša; impara a conoscere l’amicizia, l’amore, la complessità degli ideali. Nel retro di un bistrò si litiga, si beve, si gioca a scacchi, si raccontano barzellette su Stalin, si offre se stessi e le proprie storie, storie terribili di esilio che si intrecciano sullo sfondo di un decennio epocale, tra filosofia e rock’n’roll, Sartree Kessel, la conquista dello spazio e l’inizio della Guerra fredda. Nella tradizione del grande romanzo francese, un affresco indimenticabile di un’epoca. Un libro di cui, una volta iniziato, non si può più fare a meno, capace di trascinare e di suscitare emozioni intense, e che lascia pieni di nostalgia per i suoi eroi. Un romanzo che è entrato nella storia della letteratura francese degli ultimi anni. Ha ricevuto molti premi e messo d’accordo lettori, librai e critica.

Tra Sartre e i flipper, la vita nel bistrò è un grande romanzo.

Profondo, triste e allegro allo stesso tempo. Un debutto di una maestria sconcertante.

Un potente affresco che riscatta speranze, vite e delusioni. Guenassia funziona benissimo.

Romanzo di formazione e di disincanto? Settecento pagine che volano.

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