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L'ultimo giorno di Hitler

Numero di pagine
304
Formato
Brossura fresata con alette
Traduttore
Flavio Iannelli
Ean
9788850271443
In libreria dal
9 Maggio 2025

Berlino, 30 aprile 1945: entro le quattro del pomeriggio il Führer sarà morto. La cronaca delle ultime ore nel bunker

«Durante il mese di gennaio del 1945, Hitler dormiva già nel suo bunker ma continuò a lavorare nelle stanze ancora accessibili della Cancelleria del Reich. Nel primo pomeriggio del 3 febbraio 1945, l’aeronautica statunitense sottopose Berlino a un bombardamento a tappeto, provocando un gigantesco incendio che bruciò per cinque giorni. Da quel momento in poi, Hitler non riemerse più dal suo bunker. Uscì faticosamente all’aria aperta per l’ultima volta il giorno del suo cinquantaseiesimo compleanno, il 20 aprile, per passare in rassegna un gruppo di ragazzi della Gioventù Hitleriana. La sera del 28 aprile, cominciò a mettere ordine nei suoi affari privati. Diede mandato a Joseph Goebbels di trovare un funzionario abilitato a celebrare un matrimonio civile e di recuperare due fedi nuziali: aveva finalmente deciso di sposare Eva Braun, la donna che era stata la sua compagna segreta per quattordici anni. Subito dopo, chiese alla sua segretaria Traudl Junge di redigere il suo ultimo testamento e si preparò a porre fine alla propria esistenza.
Questo libro racconta la storia di quel lunedì 30 aprile, il giorno in cui Hitler si tolse la vita, e anche del giorno precedente, in cui, sia all’interno del bunker che nel resto del mondo, ebbero luogo molti dei fatti straordinari che aiutano a osservare quelle lunghe ore nel giusto contesto.»

DAL LIBRO

Il generale Mohnke, comandante della Zitadelle, viene convocato negli appartamenti privati di Hitler all'interno del bunker. Il Führer è seduto su una sedia a fianco al letto, con indosso una vestaglia di raso nero sopra la camicia da notte e un paio di ciabatte in pelle morbida. Vuole sapere esattamente dove si trovino al momento le postazioni russe. «Ormai sono a poche decine di metri dalla Cancelleria, da ogni lato, ma al momento siamo riusciti a fermare l'avanzata.» «Quanto ancora possiamo resistere?» «Venti o ventiquattro ore al massimo, Mein Führer.»

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