Il ragazzo inglese
di Leonardo Gori
Aprile 1940: mentre l’Italia di Mussolini si trova ancora in bilico tra la «non belligeranza» e l’ingresso in guerra al fianco della Germania, il capitano Arcieri è a Firenze, dalla sua amata Elena, sempre più colpita nel lavoro e nella vita dalle infami leggi razziali. Arcieri, in preda a un bruciante senso di colpa nei suoi confronti, la asseconda in ogni suo desiderio, compreso quello di accompagnarla da alcune amiche appartenenti alla piccola comunità inglese di Firenze. L’occasione mondana cela uno scopo ben preciso: Barbara, la padrona di casa, spera che Bruno aiuti Johnny, il giovane inglese che la donna considera un nipote, a sfuggire all’inevitabile arruolamento nelle file del suo Paese. Bruno è offeso da quella che ritiene una vera diserzione, ma lo sdegno si placa non appena viene a sapere cosa il ragazzo intende offrire, in cambio di una nuova identità per sé e per la compagna. Cosa nasconde Johnny? Perché il Comandante, responsabile del SIM e di Arcieri, si mostra così interessato al suo segreto?
In una girandola vorticosa di eventi, Arcieri si troverà coinvolto in una vicenda in cui il destino del suo Paese si intreccia pericolosamente con quello di una serie di personaggi ambigui, sfuggenti o forse solo in cerca di una possibile salvezza. Una salvezza fisica e morale che per il capitano Arcieri sembra dissolversi mentre la bufera della guerra si avvicina.
AL LETTORE
Nel 2000, nella collana «Giallo & Nero» di Hobby & Work, diretta dall’eroico Gigi Sanvito, usciva «Nero di Maggio», ambientato in una Firenze invasa dagli stendardi con le croci uncinate: era il primo romanzo della serie del capitano (poi colonnello) Bruno Arcieri.
2000-2020: Vent’anni!
In realtà, «Nero di Maggio» non era stato pensato come il primo romanzo di una serie. Bruno Arcieri, all’inizio, era solo la “spalla” di un gerarca senza nome, il vero protagonista della vicenda.
A «Nero di maggio» sono seguiti molti altri titoli, e quel personaggio che non doveva durare non ha voluto saperne di lasciare le mie storie. Bruno Arcieri mi ha raccontato di sé, del suo passato e poi anche del suo “futuro”, spaziando dagli anni Trenta agli anni Sessanta del Novecento. E nonostante non fosse un… carattere facile, si è fatto amare da tutti.
Grazie ai lettori, dunque, che hanno accolto con tanto affetto la serie delle storie di Bruno Arcieri, di nuovo tutta in libreria (manca solo «La finale», di prossima riedizione per TEA).
«Il ragazzo inglese», in libreria dal 25 giugno, aggiunge un importante tassello alla storia del personaggio: qualcosa di molto intimo, un messaggio che Bruno rivolge direttamente al cuore dei suoi lettori.
Leonardo Gori