Apocalisse Z
di Manel Loureiro
Ha trent'anni. È un avvocato. Vive in una cittadina della Galizia. Come tutti, apprende la notizia dalla televisione: in una piccola repubblica del Caucaso, un gruppo di guerriglieri ha preso d'assalto una base militare russa. Un atto terroristico in una delle zone più turbolente e instabili del pianeta? Così sembra. Ben presto, però, s'insinua il sospetto che sia successo qualcosa di più grave. Qualcosa di irrefrenabile. Un'esplosione atomica? Un virus? Tra lo sconcerto generale, la Russia annuncia la chiusura delle proprie frontiere e, nel giro di pochi giorni, tutti i Paesi dell'Unione Europea fanno lo stesso. Intere città vengono isolate e messe in quarantena. Entra in vigore la legge marziale. Ma è tutto inutile. Ormai niente è più come prima. Non c'è elettricità, manca l'acqua potabile, la benzina è finita, gli scaffali dei negozi sono vuoti. Nessun uomo gira per le strade. Perché chi lo fa non è più un uomo. È diventato uno zombie.
Ha trent'anni. È un avvocato, vive in una cittadina della Galizia. E forse è l'unico sopravvissuto all'Apocalisse Z'