Il nuovo venuto
di Marco Vichi
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Firenze, dicembre 1965. Un uomo viene trovato ucciso nella sua abitazione: l'assassino gli ha conficcato un paio di forbici nella nuca. Del morto si conosce la professione, redditizia quanto disgustosa: era un usuraio, e la gente, quasi a segnalarne l'estraneità, lo chiamava «il nuovo venuto». Da un primo sopralluogo non emergono indizi significativi, e sarà l'autopsia del medico legale Diotivede a fornire la prima traccia in un mistero tutto da chiarire. Il commissario Bordelli, chiamato a far luce su un delitto che suscita in lui sentimenti contrastanti ' il bisogno di far giustizia ma anche una profonda ostilità per la vittima ', si appresta a un'indagine quanto mai ardua...