Nient'altro che nebbia
di Patrizia Emilitri
Una piccola comunità di provincia. Un delitto senza una vera spiegazione. Un romanzo di avvincente realismo
In una grigia mattina di novembre il paese di Perzeghetto Olona – poche migliaia di anime vicino al lago Maggiore – deve affrontare il peggiore dei risvegli: il corpo senza vita della giovanissima Nadia Bignami viene ritrovato presso il lavatoio. Le indagini sono sin troppo semplici, perché l’ultima persona a vedere viva la vittima ha lasciato sul posto una traccia molto evidente: il suo zainetto, con tanto di portafoglio e documenti. È un altro giovane del paese, Andrea Costa, un ragazzo tranquillo, che studia e non ha mai dato preoccupazioni. Andrea non scappa, anzi, confessa lo spintone fatale. Ma perché i due si trovavano lì e cosa è successo realmente? Andrea non lo dice. E non lo dirà mai, andando incontro a un’inevitabile condanna. Sulla piccola comunità il «fatto di sangue» si abbatte come una tempesta, suscitando un’onda di odi, risentimenti, reticenze, pettegolezzi, pregiudizi e assurdità che travolge tutto e tutti: una ferita collettiva che soltanto gli anni riusciranno, lentamente e dolorosamente, a medicare.
Questa storia dolente, ma non disperata, è racconta da Patrizia Emilitri con ritmo avvincente, ammirevole precisione di dettaglio e profonda partecipazione umana: Nadia, Andrea, le madri, i padri, i fratelli e le sorelle, i vicini, i curiosi, le amiche, i maligni, i vecchi del bar: Nient’altro che nebbia è un grande affresco di vita di provincia, animato da un folto gruppo di personaggi che escono dalle sue pagine con i tratti inconfondibili dell’autenticità.