Dove siamo Via Gherardini, 10 - 20145 Milano
Tel 02 34597625
Seguici su
Dove siamo Via Gherardini, 10 - 20145 Milano
Tel 02 34597625
Seguici su
close

Michele Ferrero

Numero di pagine
288
Formato
Brossura fresata
Su licenza di
Salani
Ean
9788850270026

Le intuizioni geniali, la visione internazionale, la capacità di ascoltare gli altri. L’attenzione certosina alla qualità dei prodotti, alle esigenze dei consumatori, al benessere dei dipendenti. L’invenzione di sistemi di produzione innovativi. L’amore per la famiglia e per la sua terra. La grande riservatezza e l’umiltà. La cura verso i valori umani, la responsabilità sociale. Michele Ferrero – il papà della Nutella e di decine di altre delizie amate in ogni angolo del pianeta – è stato non soltanto uno dei più grandi imprenditori italiani. È stato l’artefice di un modo di fare impresa che ha messo al centro la persona, secondo il motto ‘lavorare, creare, donare’. Ha imparato le basi artigiane dal padre Pietro, l’importanza dell’organizzazione commerciale dallo zio Giovanni, il senso dell’azienda dalla madre Piera, che negli anni Quaranta riuscirono a trasformare una pasticceria di Alba in una fabbrica. Subentrato al padre, scomparso prematuramente nel 1949, ha guidato l'azienda – con il sostegno costante della moglie Maria Franca – verso una crescita esponenziale. La Ferrero ha varcato i confini nazionali fino a diventare, anno dopo anno, una delle aziende più importanti e più apprezzate a livello globale. Un vero mito.

Come si racconta la vita di un uomo che ha fatto di tutto per tenersi lontano dai riflettori, lasciando parlare unicamente il proprio lavoro? Giannella ci è riuscito intervistando decine di persone che hanno vissuto fianco a fianco con ‘il signor Michele’. Ne è uscito un ritratto entusiasmante, che ricostruisce i traguardi storici di un’avventura inimitabile.

DAL LIBRO

«Ecco cosa significa fare diverso da tutti gli altri. Tutti facevano il cioccolato solido e io l'ho fatto cremoso ed è nata la Nutella; tutti facevano le scatole di cioccolatini e noi cominciammo a venderli uno per uno, ma incartati da festa; tutti pensavano che noi italiani non potessimo pensare di andare in Germania a vendere cioccolato e oggi quello è il nostro primo mercato; tutti facevano l'uovo per Pasqua e io ho pensato che si potesse fare l'ovetto piccolo ma tutti i giorni; tutti volevano il cioccolato scuro e io ho detto che c'era più latte e meno cacao; tutti pensavano che il tè potesse essere solo quello con la bustina e caldo e io l'ho fatto freddo e senza bustina.»

Condividi