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L'ultimo faraone

Numero di pagine
484
Formato
Brossura fresata
Traduttore
Sara Caraffini
Su licenza di
Longanesi
Ean
9788850256433
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Altre edizioni

L'Egitto è sotto attacco. Tamose, il vecchio faraone, è stato ferito a morte, la leggendaria città di Luxor è circondata e tutto sembra perduto. Taita, l'ex schiavo diventato generale dell'esercito reale, si prepara a ricevere il colpo finale dell'armata avversaria. Con un tempismo perfetto, l'inaspettato intervento di un suo vecchio amico ribalta le sorti della battaglia, e l'esercito egizio festeggia la ritirata del nemico. Tornato a Luxor come vincitore, Taita si accorge subito che qualcosa non va. L'ascesa al trono di Utteric preannuncia un'era oscura per il futuro dell'Egitto. Utteric infatti è tanto giovane quanto debole e crudele. Sentendosi minacciato dall'influenza di Taita presso la corte, in particolare dal suo affetto per il suo più giovane e degno fratellastro, Rameses, accusa Taita di altro tradimento e lo fa imprigionare, condannandolo a morte certa. Rameses si trova costretto a una scelta: aiutare Taita a fuggire opponendosi alla folle tirannia del fratello, oppure restare in silenzio...

Un ritmo che toglie il fiato, in un romanzo magistrale in cui passione, furia, tradimenti e suspense non danno tregua al lettore.

Un susseguirsi incessante di vicende di odio e amore, che si fondono con il racconto principale in un ritmo incalzante.

La saga egizia riserva intrattenimento, emozioni, stupore.

L'azione è la specialità di Wilbur Smith e lui ne è il maestro.

Un'avventura di sangue, gloria, misteri.

Un sorprendente ritratto del passato dove storia e mito si intrecciano.

La saga egizia riserva emozioni, intrattenimento, stupore.

Wilbur Smith è bravissimo nell'architettare una trama bellica ricca di colpi di scena.

DAL LIBRO

Man mano che ci allontanavamo dalla costa, la campagna diveniva sempre più incantevole. Il fondale di montagne innevate restò sempre in piena vista, a rammentarci che l inverno era appena finito. I prati sottostanti erano di un verde brillante, con l erba fresca che ci arrivava alla vita e una miriade di magnifici fiori che piegavano il capo nella lieve brezza proveniente dalle vette.

Nel corso della vita avrò visto cento o più campi di battaglia, ma quello rimarrà impresso in eterno nella mia memoria, perché sembrava simboleggiare sia la grandiosità sia la follia di uomini prigionieri dell insensata furia della guerra.

I Romanzi egizi
Gli altri libri di Wilbur Smith

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Una vena d'odio

Un'aquila nel cielo

Dove finisce l'arcobaleno

Gli eredi dell'Eden

LA SPIAGGIA INFUOCATA

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